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Un po' romanzo, un po' memoir, un po' saggio e un po' reportage di viaggio.

Le parole di Laura Galloway mi hanno fatto compagnia durante la quarantena mia e di mio figlio e, devo dire, sono state un balsamo e un rituale di pace.

 

Dàlvi, in lingua sami, significa "Inverno" ed è proprio nel freddo e gelido mondo artico che Laura decide di trascorrere una parte significativa della proprio vita.

Complice di tutto un test del DNA che le svela sorprendentemente che lei, nata e cresciuta nell'Indiana, condivide parte del suo codice genetico con una delle popolazioni meno conosciute al mondo.

 

La storia che Laura ci consegna si muove nel tempo. Mentre la seguiamo nel viaggio che la porta, insieme ai suoi gatti, nel paesino di Kautokeino in Norvegia,  dove convividerà parte di questa esperienza insieme a un allevatore di renne, la conosciamo bambina e ragazza alle prese con un'infanzia difficile e alla continua ricerca d'affetto e autostima.

 

Mi piace il tono e lo stile di questa autrice perché mi ha dato subito l'impressione di una persona che ha imparato a vedere con giusta limpidezza se stessa, il proprio passato, le persone che hanno fatto parte della sua vita e, soprattutto, i cambiamenti avvenuti dentro di lei grazie a questa "migrazione".

 

Un altro aspetto stupendo a mio avviso del libro è il percorso di avvicinamento che Laura compie nei confronti dei Sami, sforzandosi e impegnandosi nel conoscere la lingua, le abitudini e le ritualità. Gli ostacoli non sono pochi, ma lei li attraversa con grande rispetto ed umiltà, anche quando la sua relazione finisce e lei decide di restare, nonostante tutto.

 

Infine il ruolo potente e, direi, salvifico della Natura. Che lassù è vibrante, pulsante, a tratti prepotente. Sarà lei, alla fine di tutto, a cambiare davvero Laura, a fortificarla, a spingerla nel conoscere i suoi limiti e, al tempo stesso, provarne un amore viscerale.

 

Dàlvi sei anni nell'Artico diventa così anche una riflessione profonda sulle nostre vite sempre più frenetiche e drogate dal lavoro, dall'ansia da prestazione, dal consumismo estremo.

 

E' un libro "buono da pensare", per traslare un po' l'espressione dell'antropologo Marvin Harris, e in effetti a me ha tanto ricordati certi saggi antropologici dove Altro e Noi s'incontrano e alla fine, seppur nelle diversità, si scoprono simili e arrivano a parlare una lingua comune dove Casa è dove stai bene con te stesso e con chi ami.

 

Dàlvi sei anni nell'Artico

Laura Galloway

Piemme 2022

ISBN 97888856683790

PER ADULTI

Dàlvi sei anni nell'Artico

€ 18,50Prezzo
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